L'agenzia italiana delle entrate ha inviato alle filiali delle "banche estere" e non "solo a quelle svizzere" richieste di informazioni sulle loro attività finanziarie degli ultimi anni e il termine di 20 giorni entro i quali gli istituti devono rispondere "non è perentorio", visto alcuni hanno chiesto e ottenuto proroghe. Lo ha detto il consigliere federale Ueli Maurer, rispondendo durante l'ora delle domande di lunedì al Consiglio nazionale a una sollecitazione del deputato ticinese Giovanni Merlini.
Per il parlamentare liberale-radicale, le sollecitazioni sono "proceduralmente inammissibili" visto che sono state inviate "senza il coinvolgimento dell'Amministrazione federale delle contribuzioni".
Il ministro delle finanze ha aggiunto che la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie è in contatto con il settore bancario e con i colleghi italiani, per avere chiarimenti su determinati aspetti legati al controverso formulario.
Inoltre, secondo Maurer, le autorità italiane lasciano alle banche interessate la possibilità di discutere e chiarire eventuali questioni aperte con il fisco, "prima di avviare un procedimento formale".