Consultazioni di carattere cantonale, come in Ticino, hanno avuto luogo oggi, domenica, anche in 15 cantoni della Svizzera tedesca e della Romandia.
Nel canton Zurigo, nei primi 6 anni scolastici, continuerà a essere impartito l'insegnamento di due lingue straniere. L'elettorato ha infatti respinto con il 60,8% l'iniziativa, lanciata dalla maggiore associazione dei docenti, che puntava a ridurre da due a una le lingue straniere da apprendere nel ciclo primario. L'esito di questa votazione, alla luce del dibattito sorto in merito all'apprendimento a scuola delle lingue nazionali, era particolarmente atteso. Ricordiamo infatti che a inizio mese il Legislativo del canton Turgovia ha approvato una revisione di legge tesa a posticipare l'insegnamento del francese al settimo anno della scuola dell'obbligo.
RG 12.30 del 22.05.17: l'analisi del voto di Zurigo sull'insegnamento delle lingue di Mattia Serena al microfono con Giuseppe Limoncello
RSI Info 22.05.2017, 16:03
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L'elettorato del canton Berna ha detto "no" al credito di 105 milioni di franchi per la presa a carico dei richiedenti l'asilo e, segnatamente, dei minori non accompagnati. Il finanziamento approvato dal Parlamento cantonale, per il quadriennio 2016-2020, è stato bocciato dal 54,3% dei votanti. Il comitato promotore del referendum contestava lo stanziamento, parlando di una "soluzione di lusso" per i circa 450 richiedenti minorenni che il cantone già accoglie in strutture specializzate. La partecipazione alla consultazione è stata del 39,5%.
La maggioranza dei cittadini del canton Lucerna ha detto "no" ad un aumento del moltiplicatore cantonale d'imposta che, già per l'anno corrente, avrebbe portato alle casse statali 64 milioni di franchi di entrate supplementari. La misura, che rientrava in un pacchetto volto al riequilibrio delle finanze cantonali, è stata tuttavia respinta dal 54,3% dei votanti. Il Governo dovrà quindi procedere a elaborare un nuovo Preventivo.
RG 12.30 del 22.05.17: il servizio di Anna Maria Nunzi
RSI Info 22.05.2017, 14:40
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Respinta nel canton Soletta l'iniziativa che puntava a fermare l'implementazione nel cantone del "Lehrplan 21", il piano di studi armonizzato per la scuola dell'obbligo nella Svizzera tedesca. Il testo è stato respinto con il 65,6% di voti sfavorevoli. Già cinque altri altri cantoni (Argovia, Appenzello Interno, Sciaffusa, San Gallo e Turgovia) avevano detto "no" a testi analoghi in precedenti consultazioni.
Nel canton Sciaffusa, continueranno a beneficiare di un'imposizione dimezzata sui dividendi gli azionisti titolari di almeno il 10% del capitale di una società. L'abolizione di questa tassazione agevolata - proposta da un'iniziativa del PS - è stata infatti bocciata dal 58,1% degli elettori. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 65,2%.
Gli elettori del canton Svitto, con il 51% di "no", hanno respinto l'iniziativa dell'UDC volta a trasferire, dal cantone ai comuni, le competenze relative alle autorità di protezione dei minori e degli adulti. La partecipazione alla consultazione è stata del 47%
Un chiaro "sì" è emerso dalle urne in Vallese per la normativa d'applicazione nel cantone della legge federale sulla pianificazione del territorio. L'oggetto è stato approvato con oltre 64'000 voti favorevoli, a fronte di poco più di 24'000 contrari. Il testo introduce un meccanismo teso a limitare ad un migliaio di ettari le aree destinate a essere stralciate dalle superfici edificabili. Alla consultazione ha preso parte quasi il 42,5% dell'elettorato.
Niente da fare, a Obvaldo, per la nuova legge tesa a obbligare i comuni ad assicurare una presa a carico continuata degli scolari, fra le 07.00 e le 18.00. Gli elettori del semicantone l'hanno bocciata con il 58% di "no". Contro la proposta, sostenuta dalle autorità cantonali, l'UDC aveva promosso un referendum.
Nel canton Argovia è stata bocciata da quasi il 66% dei votanti l'iniziativa per "premi di cassa malati accessibili", che puntava ad attribuire riduzioni a tutte le economie domestiche che pagano premi in una misura superiore al 10% dei loro redditi. Un'accettazione del testo avrebbe determinato oneri supplementari nell'ordine di 70 milioni di franchi all'anno.
Accettata nel canton Friburgo, con quasi il 53% di voti favorevoli, la nuova legge sull'assicurazione immobiliare, la prevenzione e i soccorsi in materia di incendi e di eventi naturali. Per effetto dell'approvazione, ai dipendenti dell'ente cantonale di assicurazione degli stabili non sarà più applicata la legge sul personale pubblico, ma condizioni analoghe a quelle in vigore nel settore privato.
Netto "no" a Basilea Città al finanziamento per la realizzazione di una rete di piste ciclabili destinate a collegare, in condizioni di sicurezza, quartieri, scuole e stazioni. Lo stanziamento del credito in questione, pari a 25 milioni di franchi, è stato respinto dal 58,3% dei votanti.
Respinta in modo ben più consistente, a Basilea Campagna, l'iniziativa che chiedeva che tutti i docenti della scuola secondaria fossero titolari di un diploma universitario completato da una formazione pedagogica. La proposta, avversata dal Governo per il timore di un aggravamento della penuria di insegnanti, è stata bocciata da oltre il 78% dei votanti.
Non è passata, a Zugo, l'idea di introdurre nel cantone, nell'arco di un ventennio, una quota del 20% di alloggi a pigione moderata. All'iniziativa lanciata in questo senso dai movimenti giovanili del PS e dei Verdi, ha detto infatti "no" il 65,9% dei votanti. La partecipazione al voto è stata di quasi il 47%.
A Ginevra, in materia di trasporti pubblici, gli elettori hanno respinto, con quasi il 53,5% di "no" gli aumenti tariffari di biglietti e abbonamenti, disposti lo scorso settembre dal Gran Consiglio cantonale. Contro la decisione la sinistra e l'MCG avevano promosso un referendum.
RG 12.30 del 22.05.17: la corrispondenza di Gabriele Fontana
RSI Info 22.05.2017, 14:50
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Bocciata infine di misura, nel canton Uri, un'iniziativa dei giovani democentristi volta alla soppressione dei corsi obbligatori per i giovani conducenti. I "no" hanno raggiunto il 50,7%. Un'accettazione del testo avrebbe vincolato il cantone a sottoporre la proposta al Parlamento federale.
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