La domenica alle urne si è articolata anche in una serie di consultazioni di carattere locale. Esse si sono svolte oggi nel Ticino e nei Grigioni, come pure in atri sei cantoni della Svizzera tedesca e della Romandia.
Nel canton Svitto gli elettori hanno respinto due iniziative in materia fiscale presentate dal PS. La prima puntava a ridurre dal 50 al 40% gli sconti fiscali sui dividendi spettanti agli azionisti in possesso di oltre il 10% delle azioni di una società. Il testo è stato bocciato dal 55,4% dei votanti. La seconda iniziativa proponeva invece di aumentare da 4'650 a 12'000 franchi la soglia di reddito lordo a partire dalla quale i contribuenti sono tenuti a pagare le imposte. Anche questo testo è stato respinto con quasi 26'000 "no" a fronte di poco più di 21'000 voti favorevoli.
Nel canton Turgovia, le protezione delle terre coltivabili sarà d'ora in poi iscritta nella costituzione cantonale. Il principio in questione, contenuto nel controprogetto ad un'iniziativa nel frattempo ritirata, è stato infatti accolto dall'80,7% dei votanti. La partecipazione al voto è stata del 39%.
Argovia ha bocciato con il 69,5% di voti contrari un'iniziativa che voleva impedire l'introduzione del nuovo piano di studi per la scuola dell'obbligo. Il "Lehrplan 21" potrà così entrare in vigore nel 2020, come ha già deciso il Governo cantonale. La partecipazione al voto ha raggiunto il 42,4%.
I votanti di Basilea Città hanno deciso domenica di sopprimere il quorum del 4% per l'elezione al Gran Consiglio; una modifica in tal senso della Costituzione cantonale è stata infatti accolta con una maggioranza del 56,9%. La partecipazione di voto ha raggiunto il 52,8%. I basilesi hanno anche accettato con una maggioranza del 61,7% un credito di 44,6 milioni di franchi per risanare e trasformare una vecchia caserma.
Gli elettori del canton Vaud hanno accettato con il 55,5% di voti favorevoli la nuova legge volta a promuovere gli alloggi a prezzi accessibili. La partecipazione al voto ha superato il 48,3%. La normativa, sostenuta dal Governo, ha l'obiettivo di risolvere la penuria di alloggi che da quasi 20 anni si registra nel cantone.
Il canton Neuchâtel avrà ancora due ospedali per le cure acute, il primo a La Chaux-de Fonds e l’altro a Neuchâtel. I neocastellani hanno preferito (con un divario minimo) l’iniziativa lanciata nella parte settentrionale del cantone, che prevedeva appunto la presenza di due strutture nosocomiali, al modello governativo per quel che riguarda la domanda aggiuntiva.
ARi/EnCa