Nella notte tra sabato e domenica sulle strade dell’Altopiano svizzero, e in parte nelle vallate prealpine, gli automobilisti dovranno prestare grande cautela al volante. Conseguenza di un fenomeno che ha indotto MeteoSvizzera a diramare un livello di pericolo di grado 3 (su 5): la “pioggia congelante”, evento viene fatto notare “piuttosto raro”.
A “vetrificare” il suolo sarà, per paradosso, il fronte caldo che raggiungerà il nord delle Alpi (reduce da una notte da brividi) e che porterà localmente alla formazione di vetrone, come conseguenza delle piogge che cadranno sul terreno.
Affinché si verifichi quello che è anche chiamato “gelicidio”, è necessario, da una parte, uno strato d’aria a medie altitudini con temperature positive ben superiori a 0 gradi, in cui le precipitazioni solide fondono. Questa zona è solitamente compresa tra circa 800 e 1’600 metri di quota. Dall’altra occorre un “lago” di aria fredda alla base, in cui le gocce di pioggia che cadono si raffreddino di nuovo e congelino immediatamente dopo il contatto con la superficie fredda del terreno. Questa la spiegazione sul blog del sito di MeteoSvizzera.
Il fronte caldo con una forte corrente da sud-ovest porterà, si legge ancora, aria gradualmente più mite e umida in direzione del versante nordalpino. Le precipitazioni provenienti da ovest si trasformeranno in pioggia, ed entro domenica il limite delle nevicate salirà oltre i 2’000 metri.
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Notiziario 04.01.2025, 09:00
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