Una notte da brividi quella appena trascorsa a nord delle Alpi, la più fredda dell’inverno misurata finora. A La Brévine, la località neocastellana celebre per le sue gelate, il termometro è sceso a -31,1 gradi, mentre a Andermatt, nel Canton Uri, si sono registrati -25,6 gradi.
A segnalarlo è il portale MeteoNews. Sulla fascia alpina si sono registrate anche temperature estreme, soprattutto in Engadina, con Buffalora e Samedan che hanno toccato rispettivamente -23 e -22,9 gradi.
Il freddo si è fatto sentire anche in pianura. Nel Canton Turgovia, a Bischofszell, si sono registrati -9,5 gradi, -10,6 a Pfäffikon, nel Canton Zurigo, e -11,1 a Marsens, nel Canton Friburgo.
In Ticino, le temperature più estreme si sono registrate alla stazione di Piotta, che ha visto -10,5 gradi. A Locarno-Magadino si sono toccati -5,9 gradi, mentre a Stabio -5,7 gradi. La notte più calda è stata quindi registrata a Lugano, dove la colonnina di mercurio è scesa appena sotto lo zero.
Dopo la notte più fredda, in arrivo un fronte d’aria calda: MeteoSvizzera dirama un’allerta per pioggia gelata
Questa notte al Nord delle Alpi arriverà invece un fronte d’aria calda, preceduto prima da un’allerta di gelicidio, o pioggia gelata. Meteosvizzera consiglia di non mettersi al volante e di preferire i mezzi pubblici.
Potrà apparire insolito, ma è proprio la nuova aria calda in arrivo all’origine di questo fenomeno. Il fronte caldo porterà con sé aria umida e visto che le temperature saranno più elevate in quota le precipitazioni saranno sotto forma di pioggia. Il suolo invece resterà freddo più a lungo e per questo le gocce d’acqua si potranno ghiacciare al contatto con le superfici.
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Notiziario 04.01.2025, 09:00
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