Svizzera

Nucleare iraniano, spie ignote

I negoziati di Ginevra sono stati sorvegliati ma i responsabili non sono stati identificati

3 novembre 2016, 15:17
8 giugno 2023, 00:53

Un gran numero di computer era stato infettato da un malware per raccogliere dati

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I colloqui sul nucleare iraniano - conclusi a Ginevra a inizio aprile - sono stati spiati. Lo ha confermato il Ministero pubblico della Confederazione che, però, ha deciso di sospendere la sua indagine per l'impossibilità di identificare i colpevoli.

L'inchiesta ha permesso di stabilire che un malware aveva infettato un gran numero dei computer in uso all'interno dell'hotel di Ginevra, dove si svolgevano gli incontri dei ministri degli Esteri dei paesi del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna e Cina) e l’Iran. Il virus era stato sviluppato "per raccogliere dati dai computer infettati", ha sottolineato il Ministero pubblico della Confederazione, confermando così le informazioni pubblicate da SRF sul suo sito web.

Il Wall Street Journal, a giugno, aveva riferito che il sospetto numero uno era Israele, ma l'interessato aveva negato qualsiasi coinvolgimento.

L'inchiesta, tuttavia, non ha permesso di raccogliere indizi sui responsabili o di attribuire responsabilità a persone specifiche. Ecco perché il Ministero pubblico ha sospeso la procedura che era stata aperta nel 2015, sulla base delle informazioni del servizio di intelligence della Confederazione (CBC), una società di sicurezza informatica con sede in Russia.

L'accordo sul nucleare iraniano è stato finalmente concluso il 14 luglio 2015: prevede la revoca di alcune sanzioni internazionali contro Teheran in cambio del suo impegno ad abbandonare le armi nucleari.

Reuters/M.Ang.

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