Glencore è nuovamente nell'occhio del ciclone per le sue attività nella Repubblica democratica del Congo, dove impiegati accusano la società di "schiavismo". Lo ha affermato giovedì il sindacato internazionale industriALL, con sede a Ginevra, dopo una missione sul posto.
Secondo l'organizzazione sindacale, i lavoratori della miniera di Kolwezi parlano di minacce, scarse condizioni sanitarie e di sicurezza, malattie, razzismo e discriminazioni, salari bassi o inferiori rispetto a quelli dei dipendenti stranieri.
Il gigante delle materie prime con sede a Baar, nel canton Zugo, respinge le accuse: un portavoce del gruppo ha dichiarato ai media che l'azienda "si impegna per mantenere il dialogo con tutti, compresa industriALL". Ha inoltre aggiunto che "la salute e la sicurezza dei dipendenti è la principale priorità di Glencore".
Il gruppo, sempre in Congo, è già stato accusato di corruzione per l'acquisizione dei diritti di una miniera. Anche in questo caso, la società smentisce però categoricamente.
pon/ATS