PS, Verdi e Gruppo per una Svizzera senza Esercito (GSsE) hanno lanciato mercoledì a Berna il referendum contro l'acquisto dei nuovi aerei da combattimento, ritenendolo "uno spreco di denaro inaccettabile". Quest'alleanza si è formata dopo che in dicembre le Camere federali avevano approvato definitivamente l'acquisto dei jet, che gli oppositori ritengono non necessari per i compiti di polizia aerea.
RG 12.30 dell'08.01.2020 La corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 08.01.2020, 13:52
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Rivendicano inoltre il fatto che il popolo, nel 2014, aveva bocciato i Gripen, che avevano un costo di 3,1 miliardi di franchi. Una cifra che sarebbe destinata a salire con i nuovi mezzi: 6 miliardi per l'acquisto e 24 se si contano anche spese di manutenzione, utilizzo e riparazione.
Per quel che concerne l'impatto ambientale, viene evidenziato come in un'ora di volo, un F/A-18, produce in media 12'220 chili di CO2. Questo valore è paragonabile a quello di un trasporto di 230 persone con un volo di linea bimotore della stessa durata, o a 100'000 chilometri percorsi in auto.
Se il referendum andasse in porto, il popolo voterebbe sul credito ma non sul modello, che verrebbe scelto dal Consiglio federale fra i quattri candidati in lizza: il francese Rafale, l'europeo Eurofighter e gli statunitensi Super Hornet e F-35 A.
Nuovi caccia, parte il referendum
Telegiornale 08.01.2020, 13:30