L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha confermato martedì una massiccia riduzione del suo personale, anche presso la propria sede centrale, a causa della cancellazione dei finanziamenti da parte degli Stati Uniti. Più di 6’000 dipendenti sono toccati in tutto il mondo e più di 250 a Ginevra.
“Queste misure sono volte a garantire che l’OIM possa continuare a fornire assistenza umanitaria vitale ai migranti e alle comunità vulnerabili in tutto il mondo”, ha dichiarato l’agenzia ONU. Secondo le sue stime, quest’anno l’OIM subirà un taglio finanziario del 30%, soprattutto a causa della decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Diversi media avevano già rivelato i licenziamenti in particolare alla sede centrale, dove circa il 20% della forza lavoro è basata a Ginevra. Oltre alla riduzione dei posti di lavoro, la mancanza di fondi sta avendo gravi conseguenze, esacerbando le crisi umanitarie e minando il sostegno alle popolazioni sfollate, aggiunge l’OIM.
La "Ginevra internazionale" è preoccupata
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