Meno di un mese dopo il primo decollo, è già fuori servizio. Il nuovo aereo della Confederazione Svizzera, un Bombardier Global 7500 costato oltre 100 milioni di franchi, è fermo da sabato in Turchia per problemi tecnici ai motori che non sono ancora stati risolti. A bordo c’era il ministro degli Esteri Ignazio Cassis, che era poi dovuto rientrare in Svizzera con un vecchio Falcon 900, più piccolo del nuovo aereo attualmente in riparazione.
L’esercito svizzero, contattato ieri dai colleghi della RTS, ha dichiarato che tecnici della Bombardier stanno effettuando degli approfondimenti ad Antalya. L’obiettivo è quello di riportare l’aereo in Svizzera in condizioni di sicurezza nel più breve tempo possibile. L’analisi dei dati di volo ha rivelato che durante il decollo si era verificata una “breve riduzione di potenza su uno dei motori”. L’aereo è riuscito ad atterrare in sicurezza ad Antalya. Le fonti confermano che non c’è mai stato alcun rischio di incidente.
Questo non è stato il primo intoppo per il nuovo jet. Appena consegnato a febbraio, si è rivelato troppo grande per il suo hangar. Per due anni, mentre viene costruito un nuovo capannone all’aeroporto di Berna, dovrà perciò atterrare e parcheggiare all’aerodromo di Payerne. La Confederazione non ha ancora reso noto il costo dell’operazione, ma secondo diverse stime della stampa potrebbe ammontare a diversi milioni di franchi. L’episodio non ha mancato di suscitare reazioni politiche, nonché critiche ad Armasuisse per l’ennesimo errore.
Il Bombardier Global 7500 scelto dal Consiglio federale è il più grande business jet del mondo. Secondo il governo, l’investimento si è reso necessario per le caratteristiche del velivolo: offre una ventina di posti e un’autonomia di volo di 13’000 chilometri (il doppio del suo predecessore di 23 anni fa, un Cessna Citation Excel 560X). Dunque più spazioso e soprattutto più efficace per l’evacuazione delle zone di crisi.

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Notiziario 12.04.2025, 21:00
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