Non essere indifferenti di fronte ad ogni ingiustizia, intolleranza o violazione dei diritti, perché "non accada più ciò che è accaduto" ad Auschwitz, il più grande campo di concentramento nazista, diventato il simbolo della Shoah e liberato esattamente 75 anni fa dall'Armata rossa. Anche perché l'orrore dell'Olocausto, nel quale finirono sterminati sei milioni di ebrei, iniziò con dei piccoli gesti e potrebbe succedere ancora.
È il forte messaggio arrivato dalla celebrazione di questa Giornata della memoria tenutasi ad Auschwitz-Birkenau e alla quale hanno partecipato 200 sopravvissuti e delegazioni di oltre 50 Stati. Tra loro anche la Consigliera federale Simonetta Sommaruga.
Scampata alla deportazione
Telegiornale 27.01.2020, 21:00
C’erano anche degli Svizzeri tra le persone imprigionate nei campi di concentramento tedeschi e quasi la metà di loro vi ha perso la vita, ha dichiarato la Presidente della Confederazione durante il suo intervento.
“Oggi vorrei ricordare la loro memoria. I miei pensieri vanno anche ai sopravvissuti svizzeri, che troppo spesso hanno subito il rifiuto e l’assenza di empatia dopo la guerra” ha continuato la presidente della Confederazione, che si è inoltre chiesta: quante vite avrebbero potuto essere salvate in Europa all’epoca se più uomini e donne avessero detto “no” all’antisemitismo e al razzismo?