Il Consiglio degli Stati, con 43 voti senza opposizioni, ha deciso giovedì di stanziare 12,82 miliardi di franchi per la cosiddetta fase di ampliamento 2035 dell'infrastruttura ferroviaria svizzera. Il dossier passa ora al Consiglio nazionale.
Tra i progetti più significativi si segnalano l'equipaggiamento di tecnica ferroviaria nel tratto scavato del secondo tubo della galleria di base del Lötschberg e una nuova linea tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds (NE).
Diversi gli interventi previsti a sud delle Alpi: il potenziamento della Locarno-Intragna, la nuova fermata di Piazza Indipendenza a Bellinzona, l'ampliamento dello scalo merci di Cadenazzo, il rafforzamento della tratta Bioggio-Lugano centro e, per quanto concerne la Val Poschiavo, l'aumento delle capacità sulla St. Moritz-Tirano (I). Sempre nei Grigioni, sarà potenziata la stazione di Landquart e la linea della Prettigovia.
Il Dipartimento del territorio (DT) ticinese ha dal canto suo reso noto giovedì di accogliere con soddisfazione la decisione del Consiglio degli Stati, che ha confermato le proposte già adottate a settembre 2018 dal Consiglio federale a sostegno del territorio ticinese. Da Bellinzona si ricorda che riguardano “la realizzazione della tappa prioritaria della rete tram-treno del Luganese con il collegamento diretto tra la Valle del Vedeggio e il centro di Lugano” con estensione fino a Manno e la “realizzazione della nuova fermata TILO di Bellinzona-Piazza Indipendenza.
Il DT evidenzia come la Camera dei Cantoni sia “andata oltre”, integrando un progetto escluso dal Governo federale e cioè il potenziamento della Centovallina (FART), per consentire di un orario cadenzato ogni mezz’ora tra Intragna e Locarno.
ATS/joe.p./EnCa