I proiettili che hanno ucciso il 28 gennaio a Rünenberg il noto avvocato basilese Martin Wagner erano tre e sono stati esplosi dalla pistola militare dell'omicida, un vicino di casa, che ha agito per imprecisati "motivi privati". Sono queste le conclusioni dell'inchiesta della procura, che ha archiviato il fascicolo.
L'autore del delitto, avvenuto nella villa della vittima, si era infatti suicidato subito dopo e non può quindi più essere perseguito. Wagner, colpito al corpo e alla testa, era deceduto poco dopo l'arrivo dei soccorsi, durante i tentativi di rianimazione.
Wagner, 57 anni, aveva tre figli ed era rimasto vedovo da poco. Era molto noto nel cantone, anche per essere stato editore della Basler Zeitung sotto Tito Tettamanti nel 2010 e per la passata collaborazione con il nuovo presidente della squadra di calcio di Basilea, Bernhard Burgener.
pon/ATS