Si deteriorano le prospettive per l'industria orologiera svizzera. Stando ad un sondaggio realizzato presso gli operatori del settore, e pubblicato martedì, più del 40% dei quadri interpellati mostra pessimismo.
Il ramo esprime inquietudini per via della forza del franco, dell'indebolimento della domanda da parte di importanti paesi come la Cina e per la concorrenza dei cosiddetti smartwatch, gli orologi "computerizzati" e dotati di funzioni che vanno al di là del comune cronometraggio.
È la prima volta che prevalgono valutazioni negative dal 2012, anno di pubblicazione della prima inchiesta di questo genere. Il franco forte viene qualificato dai manager, nella misura di quasi il 70%, come il rischio settoriale più elevato: i rincari, si osserva, hanno qui interessato soprattutto il segmento di alta gamma.
ATS/ARi