Il Consiglio Nazionale discute oggi, martedì, dell'inasprimento della legge sui lavoratori distaccati. Il progetto — elaborato dall'Esecutivo — prevede un aumento delle sanzioni nei confronti di chi non rispetta le condizioni lavorative e salariali minimi, sanzioni che potrebbero lievitare da 5'000 a 30'000 franchi.
L'ammenda è destinata ai datori di lavoro stranieri che operano in Svizzera con personale distaccato e che non rispettano i salari obbligatori previsti nei contratti normali di lavoro elvetici. L'autorità competente per le sanzioni, a seconda della gravità del caso, potrà pure rinunciare a infliggere una pena pecuniaria a favore di un divieto di operare nella Confederazione per un periodo compreso tra uno e cinque anni.
La deputazione ticinese alle Camere federali è in prima linea nella difesa del progetto e chiederà nel corso del dibattito un rafforzamento delle misure accompagnatorie alla libera circolazione delle persone.
ATS/px