La Svizzera è tornata tra i primi 20 paesi del pianeta nella graduatoria del Forum economico mondiale (WEF) relativa alla parità tra i sessi: dopo il tonfo dell'anno scorso, quando era passata dall'11mo al 21mo posto, ha recuperato nel 2018 una posizione, classificandosi 20ma fra le 149 nazioni prese in esame.
Nella Confederazione i progressi in materia di emancipazione politica si contrappongono a un crescente divario di genere nella partecipazione professionale e nelle opportunità economiche, ambito nel quale si sono perse tre posizioni. Si scende in classifica anche per quanto riguarda, per esempio, la partecipazione politica, l'accesso ai mestieri tecnici, l'istruzione e la sanità, mentre la Svizzera rimane al primo posto in termini di alfabetizzazione e istruzione superiore.
La graduatoria mondiale continua ad essere capeggiata dall'Islanda, seguita ancora dalla Norvegia. Al terzo posto si situa la Svezia, che avanza di due posizioni. Seguono la Finlandia, il Nicaragua e il Ruanda. La Namibia entra per la prima volta tra i primi dieci.
Complessivamente, il divario tra uomini e donne si è leggermente ridotto nel mondo, ma al ritmo attuale ci vorranno 108 anni per una parità in tutti i criteri, una cifra che è nuovamente aumentata rispetto all'anno scorso (100 anni). Nel 2016 la scadenza era stata fissata a 83 anni.