Svizzera

Parmelin: "Servono altre misure"

Il presidente della Confederazione rileva che la progressione dei vaccinati stagna, per cui occorre adottare altre soluzioni, tra cui la terza dose di richiamo

  • 14 novembre 2021, 09:44
  • 20 novembre, 19:14
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Notiziario 08.00 del 14.11.2021 - Parmelin: "Servono altre misure"

RSI Info 14.11.2021, 09:43

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“Vista la stagnazione delle nuove vaccinazioni, è il momento di promuovere altre misure, tra cui le vaccinazioni di richiamo”. Ne è convinto il presidente della Confederazione Guy Parmelin, in un’intervista alla NZZ am Sonntag, che ritiene pure che “la terza dose del vaccino sarà presto estesa a tutta la popolazione. Arriva un momento in cui “bisogna ammettere che non si può più cercare di convincere molte persone a farsi vaccinare. Per cui vanno limitati i danni e promosse altre e nuove misure per combattere la pandemia” ha aggiunto il politico UDC vodese.

Parmelin teme però anche che “si sviluppino nuovi attriti tra i cantoni se il sistema sanitario dovesse sovraccaricarsi. Cosa succederà se il sistema sanitario sarà di nuovo portato al limite nella quinta ondata e i pazienti dovranno essere trasferiti in altri cantoni? Un cantone con un alto tasso di vaccinazione sarà ancora disposto ad accogliere pazienti non vaccinati da un cantone con un basso tasso? O si rifiuterà di farlo o chiederà una compensazione finanziaria?”

Sempre in tema coronavirus, in questo caso dalle colonne della SonntagsZeitung, il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni, Christoph Berger, stima che sarà possibile vaccinare tutta la popolazione con una terza dose quest'anno. Non appena gli over 65 avranno ricevuto il loro, sarà aperto ai più giovani. Secondo il SonntagsBlick, che si basa su "fonti affidabili", la commissione dovrebbe dare il via libera mercoledì alla terza iniezione per tutte le persone sopra i dodici anni la cui seconda vaccinazione è stata fatta sei mesi fa. Poiché Swissmedic non ha ancora concesso un'autorizzazione, la commissione ricorrerà alla cosiddetta procedura off-label-use, che permette ai medici di prescrivere farmaci in libertà terapeutica, assumendosene la responsabilità.

Sempre nella SonntagsZeitung, il capo della task force federale, Tanja Stadler, ritiene che la Svizzera abbia ancora del tempo per vaccinare tutta la popolazione con una terza dose. Poiché la maggior parte della popolazione è stata vaccinata a metà giugno, l’iniezione di richiamo (o per alcuni casi la terza dose) dovrebbe iniziare a dicembre. Invece, chiede un'azione rapida per frenare l'attuale ondata di casi, "sia riducendo i contatti o con un aumento esponenziale delle vaccinazioni. Se la Svizzera continua come prima, ci si possono aspettare altri 30.000 ricoveri in ospedale, ha avvertito Stadler.

ATS/Swing

La situazione nei Grigioni

Nei Grigioni, frattanto, nelle ultime 24 ore sono stati segnalati ulteriori 132 casi di infezione dovuti al coronavirus. Nel medesimo lasso di tempo non vengono invece segnalati nuovi decessi. Il totale dei morti dovuti alla pandemia rimane fermo a 204. Vengono invece segnalate 6 nuove ospedalizzazioni. Al momento nei nosocomi retici sono ricoverate 28 persone, 24 delle quali assistite in reparto mentre 4 sono in terapia intensiva e tutte sottoposte a ventilazione. Nel cantone attualmente figurano in quarantena 1'172 persone e 1'134 in isolamento. Le zone più colpite sono quella della Bassa Engadina, dell’Albula, dell’Imboden, di Landquart, del Plessur, di Davos della Surselva e della Viamala. Venti i casi attivi nel Moesano.

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