Il Consiglio federale dovrebbe decidere mercoledì sul da farsi per quanto riguarda il patto delle Nazioni Unite sulla migrazione. Nel frattempo, l'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) fa pressione affinché il documento non sia firmato.
L'ASNI ha infatti presentato martedì una petizione in tal senso alla Cancelleria federale corredata di 15'000 firme. A suo avviso il Governo vorrebbe eludere il dibattito parlamentare o il voto popolare su un patto che limiterà i diritti di codecisione dell'elettorato. Il 10 ottobre il Consiglio federale aveva annunciato che avrebbe firmato il documento. L'accordo deve essere formalmente approvato in occasione della conferenza internazionale che si terrà a Marrakech il 10 e 11 dicembre. Tuttavia, il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha recentemente asserito che questo passo potrebbe essere fatto in un secondo tempo.
Quasi tutti gli Stati hanno sostenuto il patto quando è stato approvato dall'Assemblea generale dell'ONU lo scorso luglio. Solo gli Stati Uniti si erano già dissociati. Nel frattempo, hanno fatto altrettanto l'Ungheria, l'Austria, l'Australia e la Cechia.