Non sarebbe "una catastrofe", se la Svizzera firmasse il Patto ONU sulle migrazioni non in dicembre, ma più in là. A sostenerlo è Ignazio Cassis, in un'intervista pubblicata sabato mattina dai giornali del gruppo Tamedia.
Ciò che conta è che sia fatta un'ampia discussione a livello nazionale, ha sottolineato il ministro degli esteri. La sottoscrizione del protocollo delle Nazioni Unite, che giuridicamente non è vincolante, è prevista in occasione della conferenza internazionale di Marrakech, in Marocco, che si svolgerà fra il 10 e l'11 dicembre.
Proprio ieri, la commissione delle istituzioni politiche del Nazionale ha raccomandato al Consiglio federale di astenersi. L'organismo parlamentare ritiene che la Confederazione non debba impegnarsi, a livello internazionale, per obiettivi che potrebbero contraddire la propria legislazione e intaccare la coerenza della sua politica migratoria.
ATS/ARi