Svizzera

Per premi di cassa malati al 10% del reddito

Votazioni del 9 giugno: focus sulla prima iniziativa sottoposta al popolo per il contenimento dei costi della salute

  • 13 maggio, 00:05
  • 16 maggio, 17:37
564945404_highres.jpg

L'iniziativa promossa dal PS è il primo tema su cui il popolo sarà chiamato a decidere il prossimo 9 giugno

  • archivio keystone
Di: ARi 

I costi della salute rappresentano il dossier su cui sono segnatamente incentrate le prossime votazioni federali. Al loro contenimento puntano infatti 2 dei 4 oggetti sottoposti al popolo. L’iniziativa “Per premi meno onerosi”, promossa dal PS, venne depositata a Berna all’inizio del 2020 con quasi 102’000 firme valide a sostegno. Sarà il primo oggetto su cui saremo chiamati a pronunciarci per l’appuntamento alle urne del 9 giugno.

La proposta, che prende le mosse dal crescente dibattito sull’onerosità dei premi di cassa malati, chiede che gli stessi possano al massimo ammontare al 10% del reddito disponibile degli affiliati. L’eccedenza verrebbe quindi coperta da una riduzione dei premi finanziata per almeno due terzi dalla Confederazione e per la quota restante dai Cantoni.

Il ruolo dei Cantoni è in relazione al dossier considerevole, visto che la gestione dell’assistenza sanitaria rientra proprio nella loro sfera di competenza. Sono ad esempio i Cantoni a stabilire il numero di medici e ospedali abilitati a contabilizzare costi a carico dell’assicurazione obbligatoria. Essi stessi hanno inoltre un largo margine di manovra per determinare la consistenza delle riduzioni dei premi e per stabilire a quali assicurati sono destinate.

Iniziativa per premi meno onerosi: il video esplicativo diffuso in vista della votazione

Circa le riduzioni, che sono previste per gli affiliati in condizioni economiche modeste, va rilevato che ad averne diritto erano, nel 2022, quasi 2,3 milioni di persone. Ciò si è tradotto in esborsi nell’ordine di 2,9 miliardi di franchi per la Confederazione e di 2 miliardi e mezzo per i Cantoni. Ma se la Confederazione è tenuta ad adattare il proprio contributo nel caso di aumenti dei costi per l’assicurazione obbligatoria, e quindi dei premi, i Cantoni non sono vincolati a fare altrettanto. Col risultato che, negli ultimi anni, alcuni di essi hanno adeguato solo parzialmente, o hanno anche ridimensionato, i loro contributi.

Ad ogni modo, se l’iniziativa venisse accolta, sia la Confederazione che i cantoni dovrebbero procedere ogni anno ad ulteriori riduzioni dei premi e in una misura che, stando a stime dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), dovrebbe spaziare fra i 3,5 e i 5 miliardi di franchi all’anno. Governo e Parlamento, che respingono l’iniziativa sottolineandone i costi, hanno così elaborato un controprogetto indiretto che, in particolare, obbliga i Cantoni a corrispondere un contributo minimo per la riduzione dei premi, nonché a fissare una quota massima degli stessi per rapporto al reddito degli assicurati. La normativa entrerebbe in vigore nel caso di un “no” all’iniziativa popolare, ma potrebbe in seguito essere contestata attraverso un referendum.

Gli argomenti degli iniziativisti

I promotori dell’iniziativa sottolineano l’impennata dei costi per i premi, a fronte di salari e rendite pensionistiche che sono invece rimasti sostanzialmente invariati. E ad aggravare il problema sono le minori risorse destinate da una maggioranza di Cantoni alla riduzione dei premi. Questi, intanto, sono assimilabili a vere e proprie imposte per le quali, tuttavia, non è fissato alcun limite massimo.

Secondo i sostenitori del testo si tratta anche di intervenire contro lobby farmaceutiche attive in Parlamento che, impedendo l’abbassamento dei prezzi dei medicamenti, contribuiscono a far crescere i premi. L’approvazione dell’iniziativa consentirebbe quindi di forzare la sfera politica a contrastare queste lobby. Quanto ai beneficiari della limitazione dei premi, gli iniziativisti citano non solo coloro che hanno basse retribuzioni ma anche famiglie, pensionati e persone con redditi medi.

La posizione di Governo e Parlamento

Costi a livello federale e cantonale troppo elevati e nessuna soluzione proposta per gestire l’aumento dei costi per l’assicurazione obbligatoria. Con queste argomentazioni il Consiglio federale e le Camere motivano il loro “no” all’iniziativa, sottolineando, inoltre, che con una Confederazione obbligata a finanziare per due terzi la riduzione dei premi i Cantoni sarebbero meno indotti a gestire l’assistenza sanitaria in termini di efficienza e di attenzione ai costi.

Il controprogetto, al contrario, obbligherebbe i cantoni al versamento di un contributo minimo commisurato ai costi sostenuti. Ciò si tradurrebbe in un incentivo per misure volte al contenimento dei costi e, a livello di premi, in uno sgravio per molte persone.

30:05

I costi fuori controllo della salute

Modem 13.05.2024, 08:30

  • Ti_Press
16-9_votazioni.jpg

Votazioni federali

Il sito speciale con la presentazione dei temi, i contenuti delle campagne, i risultati e l'archivio storico delle chiamate alle urne

Correlati

Ti potrebbe interessare