La Direzione dello sviluppo e della cooperazione, meglio nota con l’acronimo di DSC, nel 2016 intende concentrare i propri sforzi "soprattutto in quei territori dove vi sono violenze e conflitti”.
Lo ha reso noto oggi, venerdì, a Berna il direttore dell’organizzazione, nel corso dell'annuale conferenza stampa durante la quale ha presentato obiettivi e strategie.
“Più di 40 Stati, con una popolazione di circa 1,5 miliardi di persone, sono considerati oggi fragili e a rischio. Combattere la povertà vuol dire contrastare la radicalizzazione, l’estremismo e le violenze, che inducono milioni di persone a fuggire dal loro paese”, ha ricordato Manuel Sager, aggiungendo: “Negli ultimi anni la Svizzera ha già aumentato sensibilmente il sostegno a quelle regioni fragili, come ad esempio l'Africa subsahariana, il Nord Africa e il vicino Oriente. Quest’anno è nostra intenzione consolidare il nostro impegno soprattutto sul fronte della alla lotta alla povertà in quelle aree dove le strutture statali sono indebolite o assenti, a causa di conflitti”.
ATS/bin