I collaboratori domestici che lavorano in Svizzera senza uno statuto legale dovrebbero vedere regolarizzata la loro posizione. È la richiesta avanzata da una petizione corredata da 21'000 firme consegnata oggi a Berna da un centinaio di persone che, armate di secchi e spazzoloni, si sono dirette alla Cancelleria federale. Il testo chiede al Governo di accordare dei permessi di soggiorno ai “sans-papiers”, che dovrebbero anche avere accesso a una protezione sociale e ai tribunali del lavoro senza rischiare l’espulsione.
Secondo Elisabeth Joris, presidente dell'associazione “Riconoscere il lavoro domestico”, la regolarizzazione di chi non ha uno statuto legale si impone, in particolare dopo la votazione del 9 febbraio. “Se è sempre più difficile ottenere un permesso di soggiorno e nel contempo la domanda di manodopera rimane identica, ci saranno sempre più irregolari a svolgere certi lavori nelle famiglie” ha affermato la vallesana.
ATS/sf