Lo stress negli ambienti di lavoro svizzeri è giunto a un livello che viene definito preoccupante. Stando all'annuale barometro del lavoro pubblicato martedì da Travail.Suisse, quasi il 45% dei lavoratori si sente spesso stressato. Secondo l'organizzazione sindacale è segno che i datori di lavoro devono diminuire l'intensità dei compiti richiesti, in modo da preservare la salute dei dipendenti.
Stress sul posto di lavoro, un dato percentuale in crescita
D'altra parte la pandemia di coronavirus ha pure accentuato le disparità fra i sessi in ambito lavorativo. In tutti i campi analizzati nel 2021 le donne sono risultate nettamente meno soddisfatte degli uomini. Nel sondaggio del 2017 questa differenza si era rilevata solo nella categoria "stress". Gli uomini sembrano invece aver reagito meglio ai cambiamenti portati dal coronavirus, come ad esempio il lavoro da casa o le necessarie misure sanitarie.
Un quinto delle persone intervistate - in totale ne sono state sentite circa 1'500 fra i 16 e i 64 anni - ha poi dichiarato di avere la percezione che per le donne è più difficile fare carriera e accedere alle posizioni di comando. Più in generale, la pandemia sembra aver accentuato le differenze di genere già esistenti, sottolinea Travail.Suisse.
Troppo stanchi la sera
Per quel che riguarda il binomio lavoro/vita privata, tre quarti degli intervistati ha affermato di riuscire a coniugare bene le due cose, ma un terzo ha comunque detto di arrivare sovente troppo stanco la sera per potersi occupare di faccende private.
A presentare i risultati anche Adrian Wüthrich e Léonore Porchet, presidente e vice-presidente di Travail.Suisse
Un problema che si evidenzia soprattutto nelle economie domestiche con bambini o in quelle dove è necessario prendersi cura di un parente. In questo senso, emerge ancora l'assenza di una struttura adeguata per la cura dei più piccoli e per il sostegno nell'accudire persone bisognose.
Lavoro più apprezzato
In generale, in quasi tutti i settori presi in considerazione le condizioni di lavoro sono tuttavia state più apprezzate rispetto al passato. L'organizzazione indipendente dei lavoratori invita comunque a non farsi ingannare: l'indagine è stata infatti svolta nel giugno di quest'anno, quando si era in pieno alleggerimento delle misure anti-Covid.
Una delle conseguenze del coronavirus, secondo Travail.Suisse, sembra anche essere la diminuzione di un vizio tipicamente svizzero: recarsi malati in ufficio. Bisogna però ancora valutare se si tratta di un cambiamento duraturo o solamente temporaneo. Per quanto riguarda il telelavoro, l'organizzazione chiede invece chiare regolamentazioni, in particolare in merito alle difficoltà nel delimitare i tempi di lavoro.
Dal Notiziario delle 11.00 del 26.10.21
RSI Info 26.10.2021, 13:07
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