Qualche tempo fa sono andato a girare un servizio sulle auto elettriche speciali di Zermatt, le uniche che possono circolare lì.
All’ombra del Cervino ho conosciuto il taxista Giuseppe Detta, detto Pino.
Me lo ha presentato il vicesindaco del comune, che dopo l’intervista di rito mi ha congedato con un simpatico « vi porta in giro lui ».
Giuseppe "Pino" Detta, al volante del suo taxi a Zermatt in compagnia del corrispondente Massimo Isotta
E
Pino, che riesce a darti del lei per 20 secondi al massimo, mi ha fatto vedere Zermatt dai 20 chilometri all’ora del suo taxi elettrico. Pino è un omone schietto, che oltre ad essere probabilmente l’italiano al volante più lento del mondo, ha pure stabilito il record di lasciare Alfano in Campania per venire a vivere a 1608 metri.
Pino è giunto a Zermatt nel 1977, a 16 anni, con in mano il diploma delle scuole medie e nel cuore il dolore della fuga dalla povertà del meridione.
« A Zermatt abitano 300 persone che vengono da Alfano », mi dice con la sua voce profonda all’ora di pranzo. E infatti appena entriamo in pizzeria veniamo accolti da sua sorella cameriera. E così ti senti come a casa loro in Italia, e invece sei in una delle stazioni sciistiche più lussuose del mondo.
Una veduta di Alfano, il villaggio natale di Pino, in Campania, da lui lasciato nel 1977
Il fatto è che a Zermatt gli alfanesi sono davvero di casa, vivono in comunità, si conoscono tutti. « I primi emigranti di Alfano sono venuti qui negli anni 50-60 », mi dice Pino fra un boccone e l’altro.
Gli chiedo quanti abitanti aveva Alfano quando lui se ne è andato. « 1500 », risponde. E adesso ? «900. È un paese dal quale si va via » dice Pino con rassegnazione.
Dopo pranzo il suo taxi ci riporta fra le strade della sua seconda patria che più svizzera non si può, visto il Cervino lì sopra. Gli chiedo di portarmi in un punto panoramico, per filmare la celebre vetta e il paese ai suoi piedi. Ma quando arriviamo lassù il Cervino, nella nebbia, lo si intravede appena.
Un lavoro...all'ombra del Cervino
« Peccato », dice Pino indicandomi lo spettacolare chalet lì di fianco, il cui affitto, mi spiega, è di
120'000 franchi alla settimana. « C’è gente che farebbe pazzie pur di avere la vista sul Cervino », osserva con severità.
Guardo Pino di Alfano, e penso che al suo paese con 120'000 franchi ci campi di sicuro per qualche anno.
« Purtroppo esiste gente che spende i soldi così… anzi per fortuna », si corregge subito Pino. « Perché queste persone sono anche miei clienti ».
Massimo Isotta