Mercoledì il Consiglio nazionale, adeguandosi al Consiglio degli Stati, in merito alle modifiche alla Legge federale sulla circolazione stradale ha fatto parziale dietrofront sulle sanzioni inflitte ai cosiddetti "pirati della strada". Si è deciso che le pene devono rimanere dissuasive e non vanno quindi eccessivamente edulcorate come avevano deciso in precedenza le Camere.
In concreto, il Parlamento ha accettato di mantenere la pena minima di un anno di detenzione per i reati di pirateria stradale. La legge consentirà al giudice di infliggere una pena inferiore qualora non vi siano iscrizioni nel casellario giudiziale a causa di violazioni delle norme della circolazione o se il superamento della velocità sia stato commesso per motivi "onorevoli", per esempio in caso di un'urgenza (come il trasporto di una gestante con le doglie all'ospedale).
Oltre a ciò, analogamente a quanto avviene ora, i reati di pirateria dovranno essere puniti con una revoca della licenza di almeno 24 mesi (e non solo 12 mesi come deciso dal Parlamento in precedenza).
RG 7.00 del 13.09.2022 - Il servizio di Alessio Veronelli
RSI Info 13.09.2022, 10:02