Soltanto 60 parlamentari sui 246 che siedono alla Camere federali hanno accettato di dichiarare i loro guadagni incassati grazie a mandati legati direttamente alla loro carica. Un invito alla trasparenza a cui ha risposto dunque soltanto un quarto dei parlamentari.
È quanto risulta da uno studio condotto da Lobbywatch, la piattaforma online che analizza il lavoro delle lobby a Palazzo federale. "60 parlamentari hanno messo tutto nero su bianco, altri 18 lo hanno fatto ma solo parzialmente. - ha spiegato ai microfoni della RSI Thomas Angeli, co-presidente di Lobbywatch - Abbiamo pubblicato la lista di chi si è dimostrato trasparente. E speriamo che questo convinca, nello stesso studio che faremo l'anno prossimo, anche gli altri a fare altrettanto".
Tra i più inclini a fare questo passo ci sono stati i parlamentari del Partito socialista, il 60% di loro ha dichiarato i propri guadagni, per mandati legati direttamente alla loro carica politica. Seguono i Verdi con il 38,5%. Tra i partiti borghesi la propensione alla trasparenza è meno diffusa. Il fanalino di coda spetta ai parlamentari del PPD, solo uno su dieci ha accettato di pubblicare questo tipo di introiti. Due i ticinesi che lo hanno fatto: Marina Carobbio e Giovanni Merlini. Nessun Grigionese.