Le misure di accompagnamento alla libera circolazione continuano a far discutere in Svizzera, anche se sabato Alain Berset, "frenando" Ignazio Cassis, ha ribadito che restano una linea rossa che non si può varcare nelle trattative con l'UE per un accordo istituzionale. Gli ambienti economici infatti si dicono pronti a valutare alternative: dalle pagine della SonntagsZeitung, domenica, sia il direttore dell'Unione svizzera arti e mestieri Hans-Ulrich Bigler che il presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori Valentin Vogt aprono a qualche concessione per raggiungere un'intesa con Bruxelles, importante per l'accesso al mercato dei Ventotto.
Il Consiglio federale è sotto pressione e mercoledì, l'ultima seduta prima della pausa estiva, dovrà decidere i prossimi passi da compiere. Stando alla stampa domenica sarebbe disposto a intavolare discussioni con i partner sociali alla ricerca di un compromesso. Sindacati e sinistra hanno finora escluso marce indietro e l'UDC è contraria per principio all'accordo. Senza il loro appoggio, non si troverebbe una maggioranza parlamentare.
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