Dal 2020 la Confederazione parteciperà ai costi, oggi a carico esclusivo dei cantoni, per il controllo dell'obbligo di annuncio dei posti di lavoro vacanti, misura adottata dopo l'approvazione dell'iniziativa popolare "contro l'immigrazione di massa". Il Consiglio federale ha inviato venerdì al Parlamento la necessaria modifica legislativa.
La partecipazione di Berna ai costi è una richiesta esplicita delle autorità cantonali. Il Consiglio federale si è detto disposto contribuire, ma per farlo occorre una base legale. Da qui la proposta di modifica legislativa che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2020.
Con l'obbligo di annunciare i posti vacanti, i datori i lavoro sono tenuti a segnalare agli Uffici regionali di collocamento (URC) gli impieghi disponibili nelle professioni il cui tasso di disoccupazione è almeno dell'8% (5% dal 2020), prima di pubblicarli su altre piattaforme. Per cinque giorni feriali le persone in cerca d'impiego iscritte presso un URC avranno accesso esclusivo a questi posti.
Così facendo avranno un vantaggio in confronto a tutti gli altri candidati. Lo scopo è quello di valorizzare maggiormente il potenziale di manodopera locale.
ATS/M. Ang.