Prenotare un tavolo al ristorante e poi non presentarsi senza nemmeno avvertire. Un fenomeno ancora piuttosto contenuto in Svizzera, ma che è in crescita e che danneggia i ristoratori, soprattutto quando sono gruppi di persone a farlo. E alcuni hanno pertanto deciso di reagire chiedendo un anticipo con la carta di credito. Pochi invece quelli che non accettano le prenotazioni.
I tavoli vuoti anche se prenotati sono una situazione nota ad esempio al ristorante Churrasco di Zurigo, dove capita che dei clienti facciano una riservazione e poi senza avvertire non si presentino: “Il problema è che ci ritroviamo con tavoli non occupati ... tavoli che però non possiamo dare ad altri clienti che si presentano per mangiare perché sono appunto tutti riservati”.
Questo tipo di comportamento è sempre più frequente, anche se ancora poco diffuso: lo 0,6% dei tavoli prenotati nella Svizzera tedesca - quindi meno di uno su 100 - non viene poi occupato.
Suter: "Una garanzia di 50 franchi eviterebbe brutte sorprese"
Alcuni ristoranti elvetici hanno comunque deciso di tutelarsi, chiedendo al cliente i dati della carta di credito per addebitare una caparra. "È una soluzione che viene applicata già da parecchi anni all’estero – commenta alla RSI il vicepresidente di GastroSuisse e presidente di GastroTicino Massimo Suter –, soprattutto negli Stati Uniti dove l’utilizzo quotidiano della carta di credito è già realtà da tanti anni. Ma anche da noi, soprattutto nei ristoranti di un certo livello, si sta riscontrando sempre più questa tendenza".
Secondo Suter una garanzia di 50 franchi potrebbe infatti evitare cattive sorprese. Un’altra soluzione sarebbe non accettare più riservazioni, ma in Svizzera sono però ancora piuttosto pochi i ristoratori a farlo: "Diciamo che non accettare la prenotazione non è un’usanza qui da noi, sia in Ticino sia in Svizzera. È però chiaro che magari quei ristoranti che si trovano su un asse di transito molto frequentato o anche in centri turistici molto richiesti, possono dire che la prenotazione sulle terrazze non viene accettata nell’ottica del chi prima arriva si prende il tavolo".
Insomma il motto un po' cambia: il cliente ha sempre ragione… quando prenota e si presenta. O almeno avverte se non intende più farlo.