Il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie, destinato a entrare in vigore dal 2028, mitigherà la pressione sugli assicurati.
Lo sostiene il Governo che, per voce di Elisabeth Baume-Schneider, ha difeso il progetto che sarà sottoposto a referendum per le votazioni federali del prossimo 24 novembre. La responsabile del Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha illustrato in conferenza stampa a Berna oggi, venerdì, le argomentazioni dell’Esecutivo.
La riforma favorirà il trasferimento alle cure ambulatoriali, con un conseguente alleggerimento, secondo il Governo, dei costi e dei premi. Attualmente le cure ambulatoriali sono totalmente a carico dall’assicurazione malattia, mentre quelle stazionarie in ospedale sono coperte per almeno il 55% dai cantoni di domicilio e per il resto dalle casse malati.
Si tratta di una chiave di riparto, sottolineano i favorevoli al progetto, che porta ad una quota di ricoveri maggiore rispetto a quella di altri Paesi, visto che è ancora troppo basso l’interesse a privilegiare le prestazioni ambulatoriali.
La riforma prevede invece la stessa ripartizione degli oneri per tutte le prestazioni sanitarie: almeno il 26,9% a carico dei Cantoni e almeno il 73,1% per gli assicuratori.
RG 12.30 del 11.10.2024 - Il servizio di Alessio Veronelli
RSI Info 11.10.2024, 12:22
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