Il consigliere nazionale vallesano Jean-Luc Addor sarà giudicato per discriminazione razziale. E' accusato di affermazioni lesive sulle reti sociali dopo l'uccisione di uno svizzero d'origine kosovara, avvenuta in una moschea di San Gallo nell'agosto del 2014. Il ministero pubblico cantonale ha comunicato venerdì d'aver depositato l'atto d'accusa presso il Tribunale distrettuale di Sion.
La sezione locale del partito ha subito reagito dichiarando che il magistrato "fa il lavoro sporco degli islamisti". "La nostra giustizia sembra considerare che in politica, o quando si commenta semplicemente l'attualità, non si debba lasciare alcun posto all'ironia", prosegue la nota nella quale poi si denuncia una "strategia d'intimidazione volta a mettere la museruola a chiunque faccia uso della sua libertà di parola per criticare l'Islam radicale".
La denuncia era stata sporta dal Consiglio centrale islamico della Svizzera dopo che l'esponente dell'Unione democratica di centro aveva commentato il fatto di sangue affermando "ne vogliamo altri!" ("on en redemande!").
ATS/dg