Contadini lucernesi si sono radunati sabato sera con circa 125 trattori e altri veicoli agricoli a Wolhusen-Markt, dove hanno chiesto meno burocrazia, prezzi più equi e maggiore apprezzamento per il loro lavoro. Sui loro mezzi hanno apportato scritte quali “Se l’agricoltore è rovinato, il tuo cibo sarà importato” o “La morte dei contadini porta miseria”.
Una contadina ha detto di sperare che grazie a quest’azione gli agricoltori vengano percepiti dai consumatori. Non sono loro i cattivi che stanno distruggendo l’ambiente, “ma dobbiamo produrre”, ha aggiunto, altrimenti bisognerà importare ancora di più.
Se gli agricoltori in Svizzera e in Europa producessero meno a causa delle numerose normative, quelli in America Latina sarebbero felici, ha detto un altro contadino, il quale ha chiesto una riduzione della burocrazia. Un altro problema sono i prezzi. “Il cibo non dovrebbe costare nulla”, è ancora stato affermato. Per i lussi invece i soldi ci sono.
Anche la grande distribuzione e l’industria di trasformazione sono state chiamate in causa dai manifestanti. I prezzi del cibo nei negozi aumentano, ma loro non ne traggono profitto. Anche i produttori hanno costi da coprire, è stato sottolineato.
Quella odierna è stata la seconda protesta agricola in due giorni nel Cantone di Lucerna. Ieri i contadini si erano riuniti a Inwil con circa 100 trattori.
Notiziario delle 23:00 del 09.03.2024
Notiziario 09.03.2024, 23:30