Svizzera

Quasi 25’000 firme contro nuove centrali atomiche

La Fondazione Svizzera per l’Energia e il movimento Campax hanno consegnato le sottoscrizioni alla Cancelleria federale. Chiedono di rispettare la volontà popolare e impegnarsi sulle rinnovabili

  • 25 settembre, 10:31
  • 25 settembre, 13:56
La centrale atomica di Leibstadt in un'immagine dello scorso giugno

La centrale atomica argoviese di Leibstadt in un'immagine dello scorso giugno

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Il Consiglio federale deve tornare sulla sua decisione di autorizzare la costruzione di nuove centrali nucleari. La Fondazione Svizzera per l’Energia (SES) e il movimento Campax hanno presentato oggi, mercoledì, un appello in tal senso alla Cancelleria federale, corredato da quasi 25’000 firme.

Il testo, intitolato “Stop al sabotaggio della transizione energetica”, è indirizzato ad Albert Rösti, consigliere federale responsabile per i settori dell’energia e dell’ambiente. Nel documento si chiede alle autorità federali di rispettare la volontà popolare di abbandonare gradatamente l’energia atomica, affermano SES e Campax in un comunicato stampa.

“Si può spendere un franco solo una volta”, spiega il direttore di SES, Nils Epprecht. A suo avviso, “ciò di cui abbiamo bisogno ora è una concentrazione al 100% sul rapido sviluppo delle energie rinnovabili”.

L’appello, che ha raccolto 24’715 firme in meno di un mese, “ha ricevuto un ampio sostegno da parte della società civile”, ha aggiunto Nora Scheel, responsabile della campagna di Campax, auspicando che “il Consiglio federale e il Parlamento lo ascoltino e lo tengano in considerazione”.

Il popolo svizzero aveva approvato la decisione di eliminare gradualmente l’energia nucleare nel 2017. Tuttavia, lo scorso agosto, il consigliere federale Rösti ha annunciato un “cambio di paradigma”, dichiarando che il Consiglio federale è favorevole in linea di principio alla revoca del divieto di costruire nuove centrali nucleari.

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Notiziario 25.09.2024, 11:00

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