Svizzera

Quasi 76’000 bambini ricevono l’assistenza

Le prestazioni sociali per i giovani “vanno migliorate” - Lacune nella copertura del minimo vitale e differenze tra comuni negli aiuti per attività extra

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Povertà giovanile, si vuole fare di più

Altri Programmi 17.10.2024, 12:30

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Di: ATS/RSI Info 

I Cantoni vogliono migliorare le condizioni dei bambini e dei giovani che vivono in povertà in Svizzera. Stando a uno studio, le prestazioni sociali attuali sono inadeguate e ci sono delle lacune nella copertura del minimo vitale. Nel 2022 erano quasi 76 mila i bambini e i giovani che ricevevano l’assistenza sociale ordinaria, in particolare a beneficiarne erano i minori di 18 anni.

Emerge inoltre che i figli delle famiglie in assistenza sono spesso soggetti a restrizioni, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione sociale e l’accesso al sostegno scolastico. Una situazione che, secondo la ricerca, riduce le opportunità educative. Come soluzione, viene raccomandata una migliore assistenza personale, come la consulenza e il sostegno.

Famiglie numerose in difficoltà

Per quanto riguarda la copertura del minimo vitale, le attuali prestazioni non sempre bastano a garantire uno standard di vita dignitoso. Sono particolarmente in difficoltà le economie domestiche numerose, in quanto l’importo forfettario per il mantenimento non aumenta in maniera sufficiente per ogni bambino in più in famiglia. Lo studio propone, nel caso dell’assistenza sociale, di fornire importi diversi in base all’età.

Problematica è anche la differenza che c’è tra un comune all’altro riguardo alle prestazioni circostanziali specifiche erogate, per esempio, per esigenze particolari come lezioni di musica o attività sportive.

Le soluzioni costano

Alla luce dei risultati della ricerca, la Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS) ha chiesto alla Conferenza svizzera delle istituzioni delle istituzioni dell’azione sociale (CSIAS) di considerare dei provvedimenti per migliorare la situazione. CDOS, CSIAS e L’Iniziativa delle città per una politica sociale, che insieme hanno commissionato l’indagine, sono consapevoli che l’applicazione delle raccomandazioni incluse nello studio comporterebbe un aumento dei costi sociali. Tuttavia, dovrebbero prevalere i diritti dei bambini.

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