Dall'inizio dell'anno in Svizzera sono stati scassinati - o fatti esplodere - 38 bancomat, secondo un bilancio stilato dalla polizia federale.
E i casi si sono moltiplicati negli ultimi giorni. Nella notte tra giovedì e venerdì un distributore è stato fatto esplodere a Schötz (LU), due giorni fa un caso analogo è stato segnalato a Sembrancher (VS), mentre la settimana scorsa un bancomat è stato fatto saltare a Spreitenbach (AG).
In agosto, attacchi dinamitardi erano avvenuti a Nuglar (SO), Büttikon (AG) e Châble (VS). Quest'ultimo caso si era verificato il giorno della Festa nazionale.
Le modalità
Dalle inchieste emerge "che diversi gruppi sono attivi in Svizzera e che commettono attacchi seriali mirati" precisa la polizia federale. Si tratta di "piccoli gruppi eterogenei di tre-quattro persone". I criminali provengono da diversi Paesi, in particolare dall'Europa dell'Est, dai Paesi del Benelux e dalla Francia.
Per l'attacco e la fuga, utilizzano spesso varie auto rubate e munite di targhe false o persino senza targhe. Inoltre, i criminali, "attraversano consapevolmente le frontiere nazionali".
Dal 2019, le autorità constatano una recrudescenza di questi attacchi. I motivi sono riconducibili alla ristrettezza del territorio e alla densità della rete di bancomat in Svizzera (se ne contano circa 7'000).