Svizzera

"Quei licenziamenti erano giustificati"

Lo afferma il Tribunale federale, che si è chinato su un caso risalente al 2021, quando quattro soldati professionisti si erano rifiutati di vaccinarsi contro il Covid-19

  • 23.03.2023, 12:02
  • 20.11.2024, 11:41
Immagine d'archivio

Immagine d'archivio

  • Keystone
Di: ATS/Red. MM 

Il licenziamento di quattro soldati delle forze speciali che si erano rifiutati di farsi vaccinare contro il Covid-19 è giustificato. Lo ha stabilito il Tribunale federale, secondo il quale la vaccinazione era una misura destinata a preservare la disponibilità di questi soldati.

Secondo la corte l'obbligo di vaccinarsi sotto minaccia di licenziamento è effettivamente una violazione della libertà personale, ma in questo caso era giustificata.

La violazione deve inoltre essere considerata lieve. Una persona che si arruola nell'esercito come soldato professionista è infatti legata da un rapporto giuridico speciale: in particolare, è soggetto a un dovere di obbedienza inerente al servizio militare.

I quattro soldati licenziati erano assegnati al Comando delle Forze Speciali. Nonostante i colloqui personali e la minaccia di licenziamento, avevano persistito nel loro rifiuto di essere vaccinati. I loro contratti erano quindi stati rescissi nell'autunno del 2021.

03:10

L'Italia ricorda le vittime della pandemia

Telegiornale 18.03.2023, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare