Quel gatto di Brélaz

Qualcuno l'ha definito un gatto in politica. Perché - indipendente e sicuro - si muove con decisione, sapendo ciò che vuole. Del resto lo ha dimostrato nei suoi quasi 40 anni al servizio della cosa pubblica, un servizio reso quale sindaco di Losanna, deputato al Gran Consiglio del canton Vaud e consigliere nazionale a Berna.

Oggi Daniel Brélaz ricopre solo quest'ultima carica. Da quella di capo dell'esecutivo losannese si ritirerà fra una settimana, dopo 15 anni di sindacato e 26 da municipale. Ha saputo risanare - caso raro nelle grandi città elvetiche - le casse del Comune, ha costruito l'unico metrò cittadino esistente in Svizzera, è stato il primo candidato ecologista in Europa a farsi eleggere in un parlamento nazionale. Correva l'anno 1979, quando il verde era considerato una variazione quasi folcoristica dello spettro cromatico politico di allora.

Si diceva del gatto: a lui questo paragone piace, ci spiega nell'intervista realizzata a Palazzo federale, visto che l'animale è il suo preferito. Tanto preferito da mostrarlo in pubblico, ogni giorno. Le sue cravatte a tema hanno fatto scorrere fiumi di inchiostro. E anche un po' di denaro: alcuni modelli da lui indossati sono stati messi all'asta da associazioni caritatevoli locali, andando a ruba.

Michele Trefogli