Circa 800 lavoratori agricoli sono rimasti avvelenati mentre spargevano pesticidi sui campi di cotone tra luglio e ottobre del 2017. Venti di loro sono morti. Lo denuncia martedì l'ONG svizzera Public Eye, che segnala che tra i prodotti incriminati figura il Polo, prodotto a Monthey, in Vallese, da Syngenta. Il ministero locale indiano dell'agricoltura aveva aperto per questo un'inchiesta per omicidio volontario contro il colosso elvetico. Il Governo indiano, questa estate, non ha però messo il prodotto sulla lista di quelli vietati.
Una mozione parlamentare di Lisa Mazzone (Verdi/GE) chiede che il pesticida non venga più esportato. La multinazionale basilese esporta infatti il Polo verso alcuni paesi del sud, nonostante in Svizzera sia vietato dal 2009 perché considerato tossico.
La multinazionale elvetica non ha ancora voluto prendere posizione. Aveva però espresso la sua inquietudine nei media indiani nell'ottobre dell'anno scorso, negando che il Polo fosse responsabile dell'ondata anomala di intossicazioni.