Il Consiglio degli Stati, affrontando mercoledì la revisione del diritto della società anonima, s'è pronunciato a favore della proposta di riservare dei posti alle donne anche nella direzione delle imprese quotate in borsa e non solo a livello dei loro consigli d'amministrazione.
S'è così adeguato, contro il parere della commissione preparatoria, alla soluzione votata un anno fa dal Nazionale, secondo la quale vanno assegnate al gentil sesso, rispettivamente, il 20 e il 30% delle poltrone.
Stando alla riforma, non è tuttavia prevista alcuna sanzione per le imprese che non riusciranno a migliorare la rappresentanza femminile. I circa 250 gruppi potenzialmente interessati dovrebbero unicamente spiegare perché gli obbiettivi non sono stati raggiunti ed esporre le misure previste per rimediare.
ATS/dg