Svizzera

RUAG verso un cambio di rotta

Il Consiglio federale prepara il futuro dell’azienda di armamenti elvetica: nominato Jürg Rötheli nel CdA e prevista una nuova forma giuridica

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La sede della Ruag a Berna

  • Keystone
Di: ATS/Bleff/YR 

La RUAG MRO non sarà più una società anonima di diritto privato: questa forma giuridica non soddisfa più le esigenze odierne. Ne è persuaso il Consiglio federale che ha deciso di valutare varie forme giuridiche di diritto pubblico, fra cui il reintegro nel Dipartimento federale della difesa (DDPS). Il DDPS valuterà diverse varianti ed entro la fine di maggio elaborerà un progetto da porre in consultazione per una modifica della legge federale concernente le imprese d’armamento della Confederazione.

Intanto, Jürg Rötheli è stato nominato nuovo presidente del consiglio di amministrazione, segno di un cambiamento strategico che guarda a sfide geopolitiche e gestionali sempre più pressanti.

“La forma giuridica attuale non soddisfa le esigenze”

Un’inchiesta condotta dal Controllo federale delle finanze (CDF) e avviata dalla responsabile del DDPS ha confermato i sospetti di incoerenze legate ad affari della RUAG con i carri armati Leopard 1. Il DDPS, spinto dalla consigliera federale Viola Amherd, ha quindi commissionato un’analisi approfondita a Martin Dumermuth, ex direttore dell’Ufficio federale di giustizia (UFG). I risultati sono chiari: la forma giuridica attuale, una società anonima di diritto privato, non soddisfa più le esigenze di un’azienda così strettamente legata all’esercito (con l’80% dei mandati provenienti proprio da quest’ultimo).

Il quadro attuale è profondamente diverso rispetto a quello che ha dato origine alle idee che poco meno di 30 anni fa hanno portato a scegliere la forma giuridica di una società anonima di diritto privato. Nel 1997 si pensava che azionisti privati sarebbero stati interessati ad entrare nella società, ma questa partecipazione non si è mai concretizzata. Inoltre all’attività direttiva si sono aggiunti obiettivi strategici, cosa che entra in conflitto con i principi di una società anonima di diritto privato. Questa fonte di tensioni comporta un’incertezza giuridica sia per l’impresa che per la Confederazione, ha aggiunto. Per l’ex direttore dell’UFG, lo status giuridico della RUAG è ambiguo.

Per queste ragioni, il Consiglio federale ha deciso di valutare le possibili forme giuridiche di diritto pubblico che consentirebbero alla Confederazione una maggiore libertà d’azione. Possono essere presi in considerazione, in particolare, l’istituto di diritto pubblico o la società anonima di diritto speciale di diritto pubblico. Si sta anche vagliando la variante di una reintegrazione nel DDPS. Lo scopo è garantire una maggiore sicurezza del diritto e stabilire chi decide cosa, ha aggiunto la responsabile del dipartimento.

Rötheli presidente del CdA

Jürg Rötheli sarà il nuovo presidente del consiglio di amministrazione della RUAG MRO Holding SA (RUAG MRO) a partire dal 1° gennaio. Il Consiglio federale lo ha nominato oggi. Rötheli succede a Nicolas Perrin, che era stato riconfermato in occasione dell’assemblea generale del 15 maggio fino alla nomina di un successore. Quest’ultimo ha annunciato le sue dimissioni a febbraio, dopo che il Controllo federale delle finanze (CDF) ha criticato le irregolarità nella vicenda dell’acquisto dei Leopard 1 di seconda mano all’Italia.

“Rötheli corrisponde pienamente al profilo dei requisiti per la funzione di presidente del consiglio di amministrazione della RUAG MRO”, scrive il governo in un comunicato. La sua lunga esperienza quale CEO e membro di consigli di amministrazione di diverse imprese, tra cui anche aziende parastatali, è stata determinante per la sua nomina. Rötheli rimarrà presidente del Consiglio di amministrazione di ORS AG, che gestisce centri di accoglienza per rifugiati per conto del governo federale, fino alla fine dell’anno. Fino allo scorso luglio è stato anche CEO del gruppo.

Rötheli, 61 anni, giurista di formazione, ha ricoperto svariate posizioni manageriali ed è stato, tra le altre cose, membro della Direzione del Gruppo Swisscom SA. Tra il 2010 e il 2016 è stato presidente del consiglio di amministrazione e CEO di Clear Channel Svizzera e dal 2014 anche membro dell’Executive Committee di Clear Channel International e Vice President Central Europe.

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