"La storia culinaria britannica si divide in due epoche: prima di Mosimann e dopo Mosimann"
Basta questa celebre affermazione dell'autore Loyd Grossman per far capire l'impatto che lo chef di Nidau (canton Berna) ha avuto con il suo arrivo a Londra nel 1988. Al Mosimann's club, nel 2000, Anton ha aggiunto anche un esclusivo servizio catering. Eccellenze che ben presto sono state notate anche dalla Famiglia reale.
E così, alla cerimonia per l'incoronazione di re Carlo, la parte culinaria sarà ancora una volta affidata al rinomato chef. Il menu, nel perfetto rispetto della tradizione, è rigorosamente avvolto dal massimo riserbo.
Nondimeno, a pochi giorni dalla celebrazione, il direttore operativo dell'impresa di famiglia Philipp Mosimann (figlio di Anton), ci svela qualche chicca legata al prossimo monarca. A partire dal risotto ai funghi, vero e proprio piatto in cima alle preferenze di Carlo. "È un buongustaio, ama gli ingredienti freschi, e ovviamente ha un debole per i cibi della tradizione inglese", aggiunge Philipp. E anche curioso, aggiungiamo noi, perché non manca di scendere spesso in cucina ad assaggiare i piatti.
Anton e la sua famiglia, sono infatti da più di 20 anni al servizio della Corona. E negli anni, le occasioni fra glamour e tradizione, non sono mancate. A partire dal matrimonio del principe William e Kate, il 29 aprile del 2011: il salmone era inglese, delicatamente marinato e accompagnato da scampi selvatici provenienti dalla Scozia; poi c'era l'agnello delle Highlands, le verdure novelle di Highgrove, gli asparagi inglesi e le patate dell'orto del Royal Jersey. Per dessert, gelato al miele del Berkshire. Un chiaro omaggio alla coppia reale e alle sue radici, per un menu da servire nella sala da ballo di Buckingham Palace a 300 invitati e rivelato solo il giorno dopo le nozze. Tanto quanto i festeggiamenti per i 70 anni del principe Filippo e le celebrazioni, con 400 invitati, delle nozze d'oro del principe e della regina Elisabetta.
Un lungo e apprezzato cammino in comune, tanto che Anton Mosimann è stato anche insignito dell'Ordine dell'Impero britannico dalla regina in persona.
Quello che forse non tutti sanno, è che c'è un precedente sfortunato. Nel 1903, in occasione dell'incoronazione di Edoardo VII, figlio di Vittoria, per l'organizzazione dei festeggiamenti fu scelto il vallesano César Ritz. L'albergatore, proprietario di hotel di lusso a Nizza, Vienna, Sanremo, Lucerna, Monte Carlo, Baden-Baden, Roma e Londra, fu soprannominato "il re degli albergatori e l'albergatore dei re". Ritz, però, crollò sotto il peso della responsabilità e non si riprese più, continuando a soffrire di una profonda depressione per il resto della sua vita.
L'incoronazione sulla RSI
Sabato 6 maggio, il giorno dell’incoronazione, la RSI sarà in diretta dalle 11.00 (LA 1 e web streaming in lingua dei segni): Francesca Campagiorni condurrà dallo studio, e a Londra ci saranno gli inviati Laura Giovara e Lorenzo Amuso; a loro, si aggiungeranno le considerazioni esperte della contessa Barbara Ronchi della Rocca.
La programmazione della giornata proseguirà in prima serata con due documentari a tema che completeranno il flusso informativo: “Carlo, nato per diventare Re” di John Osborne (LA 1, 20.40 ) e, a seguire, “Il grande progetto di Re Carlo III” di Jim Brown (LA 1, 21.30).
L'incoronazione di Re Carlo
Telegiornale 28.04.2023, 20:00