Generalizzazione della cosiddetta regola "2G" (accessi limitati a vaccinati o guariti) o chiusure parziali. Sono queste le varianti che il Governo ha posto in consultazione oggi, venerdì, per contenere la forte ripresa della pandemia e la saturazione in atto delle strutture ospedaliere. Le ipotesi di restrizione saranno ora sottoposte, fino a martedì prossimo, ai cantoni e alle parti sociali.
Misure più serie da Berna
SEIDISERA 10.12.2021, 19:44
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La prima variante prevede l'accesso ai luoghi chiusi limitato alle persone vaccinate o guarite dal Covid-19 nei settori nei quali, attualmente, gli ingressi sono permessi anche alle persone risultate negative al test sul coronavirus. In questi luoghi saranno inoltre introdotti gli obblighi della mascherina e di rimanere seduti durante le consumazioni. Per gli eventi all'aperto con più di 300 persone rimarranno invece in vigore gli accessi limitati a vaccinati, guariti o con test negativo.
Le strutture e le manifestazioni sottoposte alla limitazione degli accessi a vaccinati o guariti - come le palestre e i ristoranti - che applicheranno volontariamente l'obbligo supplementare del test negativo potranno rinunciare all'esigenza delle mascherine protettive e a quella di restare seduti durante le consumazioni.
Le due varianti, nel dettaglio, poste in consultazione dal Consiglio federale
Anche la seconda variante illustrata dal Consiglio federale contempla la limitazione degli accessi a coloro che sono vaccinati o guariti dalla patologia. Essa, però, prevede la chiusura di tutti i luoghi nei quali non è possibile portare le mascherine, inclusi gli spazi interni di bar, ristoranti, palestre e discoteche. Rimarranno permesse le attività sportive o culturali del tempo libero al chiuso che sono compatibili con l'uso delle mascherine, come anche le attività sportive e culturali destinate ai ragazzi con età inferiore ai 16 anni.
L'Esecutivo ha tuttavia preso in esame anche l'ipotesi di chiusure più restrittive per tutti i luoghi chiusi delle strutture sportive, culturali e legate al tempo libero. Un divieto concernerebbe quindi le fiere specialistiche e quelle aperte al pubblico, nonché le manifestazioni al chiuso. Nessuna chiusura, invece, per negozi, ristoranti degli hotel e le imprese del terziario come banche, uffici postali e saloni di parrucchieri.
Obbligo del telelavoro
A integrare entrambe le varianti ci sarebbero poi inasprimenti per la sfera privata, i posti di lavoro e le università. Gli incontri privati ad esempio, in presenza di una persona non vaccinata o guarita di più di 16 anni, dovranno essere limitati a 5 persone al massimo inclusi i bambini. E se dovessero imporsi chiusure ancora più restrittive, gli incontri sarebbero limitati a 5 presenze indipendentemente dal fatto che le persone siano vaccinate, guarite o non vaccinate. Quanto agli atenei, si dovrà reintrodurre l'insegnamento a distanza, fatta eccezione per le prove d'esame. Il Consiglio federale propone quindi di nuovo di introdurre l'obbligo del telelavoro: per chi non potrà lavorare da casa si prescinderà dalla limitazione degli accessi. Se è necessario il lavoro sul posto, sarà sempre in vigore l'obbligo delle mascherine negli spazi in cui sono presenti più persone.
Infine, circa i test sul coronavirus, il Governo ritiene che debba essere concretizzata il prima possibile la soluzione di recente approvata dalle Camere e pronta per le votazioni finali. In base a questa soluzione, che prevede un'ampia copertura dei costi da parte della Confederazione, saranno assunti gli oneri per i test antigenici rapidi, per i test PCR salivari aggregati, mentre non avranno rimborsi i test PCR individuali, quelli autodiagnostici e quelli anticorpali effettuati senza indicazione medica o epidemiologica.