L'ambasciata svizzera in Ucraina riapre dopo essere rimasta temporaneamente chiusa per due mesi e mezzo a causa dell'invasione russa (dal 28 febbraio i servizi erano garantiti da Berna, Bucarest per la parte consolare e Chisinau in Moldavia per quella diplomatica). Cinque membri del personale del DFAE torneranno a Kiev nei prossimi giorni, rende noto lo stesso Dipartimento federale degli affari esteri. Il personale locale continuerà ad essere impiegato. La decisione è stata presa dal consigliere federale responsabile, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.
Questa decisione fa seguito a un’analisi approfondita della situazione della sicurezza nella capitale ucraina. Consulenti del Centro di gestione di crisi ed esperti del Dipartimento della difesa garantiranno l'incolumità del personale e in caso di deterioramento della situazione dovrà essere possibile lasciare rapidamente il Paese.
La presenza dell'ambasciatore svizzero Claude Wild e del suo team faciliterà i contatti con le autorità ucraine, un aspetto importante anche in vista della Ukraine Recovery Conference che si terrà a Lugano il 4 e 5 luglio, si legge nel comunicato.
Nelle ultime settimane sono state riaperte anche le rappresentanze di altri Paesi e a Kiev sono di nuovo presenti rappresentanti di oltre 40 Stati.
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Telegiornale 17.05.2022, 22:00