Svizzera

"Ricordare quanto successo affinché non si ripeta"

Il 27 gennaio è il Giorno della memoria, indetto per ricordare le vittime della Shoah - Friedländer: "Importante sensibilizzare i giovani"

  • 27 gennaio 2022, 21:16
  • 20 novembre, 18:45
03:23

Giornata della memoria

Telegiornale 27.01.2022, 21:00

Di: TG/ATS/OCartu 

Il 27 gennaio è il Giorno della memoria, indetto dall'ONU per ricordare le vittime della Shoah. Il 27 gennaio 1945 fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e oggi, 77 anni dopo, in tutto il mondo si commemora una tragedia senza eguali nella storia dell'umanità.

Iniziative in favore della memoria sono ancora fondamentali nel 2022, "perché si tratta di uno dei crimini più orribili che ci sono stati nella storia e bisogna ricordare quello che è successo affinché non succeda più" ha affermato Ralph Friedländer, vicepresidente della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) alla RSI.

Per Friedländer occorre "sensiblilizzare anche i giovani e le prossime generazioni, perché ci sono ancora dei traumi" correlati a questo "terribile genocidio". Come segno di memoria, in varie città del mondo, tra cui anche Zurigo, sono stati illuminati vari edifici pubblici con la scritta “We remember”, "Noi ricordiamo". Un'iniziativa "nata dal congresso ebraico mondiale, che insieme all'UNESCO ha deciso di fare questa campagna ogni anno" ha spiegato il responsabile della FSCI, che ha deciso di partecipare.

Cassis: "Battersi contro razzismo"

In occasione del Giorno della Memoria, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha invitato a battersi contro l'antisemitismo, il razzismo, l'odio, la violenza e il totalitarismo. "Quando commemoriamo l'Olocausto, lo facciamo per milioni di persone che non sono sopravvissute", ha sottolineato in un messaggio, aggiungendo che "lo facciamo pure per i superstiti, per noi. (...) Solo se capiamo come qualcosa è potuta accadere, possiamo prevenire simili atrocità in futuro. (...) Abbiamo la grande responsabilità di ricordare e di fare il possibile perché la storia non si ripeta - ha proseguito il consigliere federale. Non si può commemorare l'Olocausto senza trasmettere il sapere".

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