Il Governo non aveva il diritto d'escludere la Cablecom (oggi upc) dalla gara d'appalto per il trasferimento di dati, stando a quanto ha sentenziato il Tribunale amministrativo federale.
Considerata la delicatezza del compito e le possibili pressioni da parte di Stati terzi, l'Esecutivo aveva deciso di coinvolgere solamente aziende sottoposte al diritto svizzero e quella scartata è filiale di un gruppo di telecomunicazioni con sede all'estero.
Secondo il verdetto, emesso l'8 luglio, il ricorso è giustificato, poiché altri avrebbero dovuto essere i criteri per garantire la segretezza delle informazioni. L'incarto torna quindi al competente ufficio federale.
ATS/dg