Sono poco più di 300 gli esercenti che hanno aderito all'appello di aprire i battenti nonostante il divieto imposto per frenare la diffusione del coronavirus.
L'azione è stata promossa dal gruppo "Wir machen auf" (apriamo), nato in Germania, che agisce in forma anonima. GastroSuisse venerdì si era ufficialmente distanziata dall'operazione, sottolineando che le misure decise da Confederazione e Cantoni vanno rispettate. Chi decide di aprire comunque rischia una multa fino a 10'000 franchi.
Secondo il sito wirmachenauf.ch le adesioni sono state 310, quasi tutte nella Svizzera tedesca. Tre casi sono segnalati anche in Ticino, due a Bellinzona e uno a Lugano, ma le polizie comunali delle due città a fine mattinata e dopo controlli mirati non avevano riscontrato irregolarità.
La protesta dei ristoranti
Telegiornale 11.01.2021, 20:55