SSR taglia 250 impieghi

Risparmi alla Società Svizzera di Radiotelevisione (SSR). Il 7 settembre si sono chiarite le cifre: 40 milioni di franchi all'anno, a partire dal 2016, dopo un primo pacchetto di "meno 20 milioni di franchi", nel 2015, a causa delle mancate entrate pubblicitarie. Per la RSI ciò significa risparmiare 6 milioni di franchi nel 2016, 6.1 milioni nel 2017, 6.7 milioni nel 2018, 4.5 milioni nel 2019 e nel 2020. Le cifre non vanno cumulate.

Fin qui i numeri. Oggi, 6 ottobre, la direzione ha comunicato ai dipendenti la via intrapresa per raggiungere l'obiettivo: 250 posti di lavoro in meno su tutto il territorio nazionale. Per la RSI ciò significa, come si legge nella e-mail inviata ai collaboratori dal dir. Maurizio Canetta, la rinuncia a 49 posti di lavoro a tutti i livelli gerarchici. La proposta prevede pensionamenti anticipati, riduzioni del volume d’impiego, non rioccupazione di posti vacanti e licenziamenti.

La SSR apre, da subito, una procedura di consultazione ai sensi dell’articolo 335f del Codice delle obbligazioni.

La reazione del Sindacato svizzero dei mass media (SSM) non si è fatta attendere. Dicendosi "molto preoccupato per il futuro degli impieghi e dell’offerta radio TV della SSR", tramite una nota, annuncia che farà tutto il possibile per trovare delle soluzioni alternative che preservino gli impieghi e quindi la qualità del servizio pubblico".

Red. MM

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