Gli animali usati per la sperimentazione sono stati 586'643 nel 2018, il 4,6% in meno su base annua.
Il calo, stando a quanto osserva nel comunicato diramato venerdì dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, è dovuto in primo luogo a uno sfruttamento più moderato di pesci e uccelli. Il calo, d'altronde, conferma la tendenza in corso da un decennio: rispetto al 2009, infatti, il numero delle cavie sacrificate in nome della scienza è sceso del 16,9%.
La constatazione non riguarda però né topi (+7'500 su base annua), né primati (+134), né cani (+1'103). L'icremento è tuttavia dovuto soprattutto a esperimenti non debilitanti.
ATS/dg