L'Unione sindacale svizzera (USS) rivendica per il prossimo anno un aumento delle retribuzioni del 5%.
"Nel 2023 i salari reali sono diminuiti per il terzo anno consecutivo: qualcosa di mai visto dalla Seconda guerra mondiale", sottolinea l'organizzazione mantello dei sindacati in un comunicato diffuso oggi, venerdì. La stessa USS ha preannunciato una manifestazione a Berna per il 16 settembre, in vista dei prossimi negoziati salariali, e non esclude il ricorso ad azioni di lotta per raggiungere i suoi obiettivi.
Il presidente Pierre-Yves Maillard, citato nella nota, evoca in questo senso un "autunno sociale decisivo". Chiede quindi un "serio recupero salariale" al fine di arrestare "la caduta del potere d'acquisto". Secondo l'USS, le attuali retribuzioni sono inferiori di quasi il 3% a quelle del 2020. Eppure l'economia va bene, la disoccupazione è bassa e i datori di lavoro, inoltre, lamentano una carenza di manodopera qualificata.
Mai cosi in basso i salari reali
Telegiornale 24.04.2023, 12:30