In Svizzera uno dei temi di cui si è molto dibattuto in questi mesi è la presenza del lupo e la convivenza con l'essere umano. È notizia di oggi (lunedì) che una lupa è stata uccisa dai guardiacaccia nel canton Glarona; le autorità avevano deciso di abbatterla in seguito a una serie di predazioni in zone in cui le misure di protezione delle greggi non erano possibili.
Nel Canton Vaud, invece, c'è un'associazione che sta sperimentando un metodo alternativo: arruolare e impiegare volontari che di notte sorvegliano gli animali e, se necessario, mettono in fuga il lupo. La RSI ha incontrato due volontarie di OPPAL, Claire e Antoinette, che trascorrono le notti all'aperto nel Giura vodese.
Cronaca di una notta all'addiaccio
Dopo un breve tratto di strada percorsa con la jeep abbiamo raggiunto con loro il recinto dove 55 mucche scozzesi passano la notte. Corna imponenti, lungo pelame, tipica placidità bovina: le mucche pascolano tranquille in una radura abbracciata da maestosi abeti. Per prima cosa le due volontarie fanno il giro della zona per memorizzare alcuni punti di riferimento, che di notte saranno utili per orientarsi, per esempio un muro a secco o un abete solitario.
Durante le ronde, Antoinette e Claire portano un walkie talkie, un cannocchiale a raggi infrarossi, una potente torcia elettrica, un fischietto, una tromba da nebbia: è l'attrezzatura messa a loro disposizione da OPPAL per mettere in fuga il lupo.
La volontaria, quando avvista il lupo con il cannocchiale, deve soltanto osservarlo. Poi, se questo non scappa, parlare forte e battere le mani, puntargli contro la luce della torcia, usare il fischietto e infine la tromba da nebbia.
Di solito non si giunge a tanto. La presenza dell'uomo basta per far scappare il lupo. Antoinette e Claire sono due dei quasi 300 volontari e volontarie di OPPAL; obiettivo dell'organizzazione è proteggere sia gli alpeggi sia il lupo. Una posizione, tra preda e predatore, che piace molto alle due pensionate amanti della natura e che vivono in città.
Grazie a OPPAL Claire può impegnarsi per gli allevatori e per la biodiversità. Alle 21.00, mentre montano la tenda, lasciamo queste due ambasciatrici di due mondi, quello rurale e quello cittadino.